Chef, ricerca di personale, auto-proiezione e clonazioni varie

Qualche sera fa, rientrato da poco dalle vacanze e ancora in pieno clima (e umore) estivo, mi trovavo in un ristorante vicino a casa, nel centro di Monza. Finita la cena, avevo scambiato due chiacchiere con lo chef, un uomo che conosco bene, finalmente libero dai fornelli, un po’ stanco ma soddisfatto come chi è appassionato del proprio mestiere. Mi raccontava delle sue difficoltà di trovare personale che lo seguisse come avrebbe voluto: “quasi quasi mi faccio clonare!”, aveva concluso ridendo. Ci avevamo scherzato un po’, ma quella battuta rispecchiava un fenomeno piuttosto comune nel mondo del lavoro.

Molti datori di lavoro, come il mio amico, cercano collaboratori che siano una sorta di loro estensione. È un errore classico, che potremmo definire di auto-proiezione: assumere persone che ci piacciono perché ci somigliano e condividono le nostre stesse idee e approcci. Ma è davvero questa la strada giusta per costruire un team efficace?

L’importanza della diversità nel team.

La diversità all’interno di un gruppo di lavoro è una risorsa inestimabile. Differenti prospettive e competenze permettono di affrontare le sfide da angolazioni diverse, stimolando l’innovazione e la creatività. Cercare di replicare sé stessi limita le potenzialità del team e può portare a un ambiente stagnante.

Lo scrittore e psicologo Adam Grant, nel suo libro “Originals: How Non-Conformists Move the World”, esplora proprio l’importanza di accogliere individui con idee differenti. Grant sottolinea come le organizzazioni di successo siano quelle che valorizzano le differenze, incoraggiando il dissenso costruttivo e l’originalità.

Tornando al nostro chef, forse la soluzione non è trovare una copia di sé stesso, ma qualcuno che porti nuove idee in cucina, che abbia competenze complementari e che possa arricchire il menu con sapori inaspettati. Invece di un clone, un partner con cui creare qualcosa di unico.

In altre parole, nel processo di selezione del personale, è fondamentale riconoscere e superare la tendenza all’auto-proiezione. Abbracciare la diversità non solo migliora la dinamica del team, ma può portare a risultati straordinari che vanno oltre le capacità di un singolo individuo. Dopotutto, è dalla fusione di ingredienti diversi che nascono i piatti migliori.

E drastiche soluzioni… 😅

Nel frattempo, però, avendo amici a cena stasera e non volendo rischiare di sbagliare in cucina, ho provveduto a clonarmi per avere un supporto fidato…

Non volete cedere alla tentazione di clonarvi ma preferite trovare soluzioni più efficaci per comporre una bella squadra?

INCONTRIAMOCI!

Gabriele Ghinelli